Capriate San Gervasio è un comune di circa 8.000 anime situato a 17 km da Bergamo che ne è la provincia. Questa piccola perla lombarda dalla configurazione longilinea è delimitata dai fiumi Brembo e Adda e circondata da un ambiente naturale ricco di vegetazione che la rende unica nel suo genere. Il comune presenta numerose attrazioni dal punto di vista culturale ed escursionistico: tra i punti di maggiore interesse Crespi d’Adda, frazione patrimonio dell’UNESCO dal 1995.
Capriate San Gervasio: cenni storici e informazioni generali
Il comune di Capriate San Gervasio ha una struttura assolutamente singolare; è formato, infatti, da tre “gradini” su ognuno dei quali poggia uno degli storici insegnamenti urbani della zona: San Gervasio d’Adda (a nord), Capriate d’Adda (al centro), e Crespi d’Adda (a sud).
Il primo documento che attesta l’esistenza del piccolo comune risale al 948 e vi si racconta lo sfruttamento di questi terreni da parte del vescovo di Cremona, che li avevi ricevuti direttamente dall’imperatore del Sacro Romano Impero.
Durante lo scontro fra guelfi e ghibellini sarà necessario costruire nella zona degli edifici difensivi per proteggere le terre e il castello locale. Verso la fine del XII secolo, le truppe comunali di Bergamo vi costruirono anche un imponente fortificazione di legno utilizzata come deposito per le armi e l’artiglieria. Le terre, come gli abitanti, furono vittime di numerose lotte e spedizioni punitive fino al XV secolo in cui i veneti ne presero il controllo garantendo la stabilità politica.
I simboli del comune sono il gonfalone e lo stemma, conferiti con R.D. 26 luglio 1929, su cui si legge: «Troncato, al primo d’azzurro allo scaglione d’argento accompagnato da tre fusi dello stesso, posti due e uno; al secondo d’argento al castello di rosso fondato sulla campagna erbosa accompagnato in capo da un fulmine dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.»
L’11 luglio 2006 Capriate San Gervasio ha ottenuto, con Decreto del Presidente della repubblica, il titolo di “Città”.
Cosa visitare a Capriate San Gervasio
Capriate San Gervasio rappresenta un unicum sul territorio in tema di attrazioni: un territorio ricco di luoghi di interesse per ogni fascia d’età e gusti culturali e topografici.
Chiesa parrocchiale di Sant’Alessandro Martire in Capriate
La chiesa parrocchiale di Sant’Alessandro è un edificio storico molto antico. Le prime attestazioni della sua esistenza risalgono all’anno 948, ma fu consacrata solo nel 1468. Nel 1787 la chiesa passò dall’arcidiocesi di Milano alla diocesi di Bergamo e l’edificio fu ingrandito su disegno di Angelo Cotto nel desiderio di poter accogliere un sempre maggiore numero di fedeli. Nel 1966 il campanile settecentesco fu interessato da un intervento di restauro. Nel 1989 fu rifatto il tetto e nel 1991 restaurato nuovamente il campanile.
Per approfondire i temi legati alla storia della chiesa di Capriate e al suo patrimonio artistico, è disponibile a richiesta in sagrestia il volume “Guida alla Chiesa Parrocchiale“.
Se la visita ti è piaciuta, nelle vicinanze puoi visitare anche la chiesa di San Gervasio e Protasio, la parrocchiale di Crespi d’Adda e l’oratorio di San Rocco, oltre che la chiesa dei Santi Siro e Sinigoldo, di cui parleremo tra poco.
La chiesa dei Santi Siro e Sinigoldo
Si tratta di un piccolo ma suggestivo edificio romanico a navata unica risalente al XII secolo, costruito nel sito di una necropoli. La struttura nel corso dei secoli ha subito numerosi lavori di restauro e rifacimento pur mantenendo molte delle sue parti anatomiche inalterate: è il caso dell’abside e della lunetta, posta sopra il portone d’accesso, scolpita con figure antropomorfe.
Villa Valsecchi
Villa Valsecchi appare per la prima volta nel catasto Lombardo-Veneto nel 1887, impossibile stabilirne con precisione le origini che risalirebbero a molti anni prima.
L’atrio è costituito da tre rampe, perfettamente conservate, la cui ringhiera è in ferro battuto, poiché conduceva ai piani dedicati alla nobiltà. All’interno, sono inoltre visibili alcuni dipinti antichi.
Leolandia
Se sei in zona accompagnato da bambini, non puoi rinunciare ad una visita a Leolandia, un parco divertimenti con ben 40 attrazioni. Dall’Electro Spin, un disco volante, consigliato per i più temerari, all’Oregon Express, un trenino che ti accompagna nella visita dell’intero parco ce n’è davvero per tutti i gusti (d’estate sono aperte anche le giostre acquatiche). Una menzione speciale meritano: Minitalia, un percorso alla scoperta di 160 monumenti della Penisola, oltre che il rettilario e l’acquario.
Il parco è aperto da metà marzo ai primi giorni di novembre (con una piccola eccezione a dicembre per la sua edizione “Natale Incantato”) e con i suoi 200.000 m² è a tutti gli effetti una delle maggiori strutture d’intrattenimento del nord Italia.
Crespi d’Adda
“Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa“: il villaggio di Crespi è, nella lista dell’Unesco, il quinto sito al mondo legato al tema della storia dell’industria e uno dei siti più interessanti della zona.
Crespi d’Adda prende il nome dalla famiglia che, nella seconda metà dell’Ottocento, creò il “Villaggio ideale del lavoro”: un borgo nato per ospitare gli operai che lavoravano per la famiglia nella fabbrica e le loro numerose famiglie.
Le case sono divise per “blocchi” con locazione specifica in base alla mansione: operaio, dirigente, caporeparto ecc. Ogni gruppo di lavoratori aveva la stessa tipologia di abitazione che era più strutturata ed esteticamente apprezzabile in base al ruolo ricoperto all’interno dell’azienda. L’affitto e le tasse erano totalmente a carico del datore di lavoro.
All’interno del villaggio sono presenti anche altri luoghi di interesse:
- La fabbrica: si estende su un unico piano e comprende i reparti di filatura, torcitura, tessitura e tintoria.
- Il castello: era la casa padronale della famiglia Crespi. Si può ammirare solo da lontano, essendo a tutt’oggi una dimora privata.
- Il cimitero: ti ci troverai dentro varcando la cancellata in stile liberty. Dopo aver dato un’occhiata in giro, cerca il Mausoleo della famiglia Crespi. Il sito mescola e rielabora diversi stili e nel complesso la struttura risulta equilibrata e leggera.
- La chiesa: in stile rinascimentale, voluta e realizzata con le stesse sembianze della chiesa di Santa Maria, di Busto Arsizio, città natale dei Crespi. Si trova sopra ad una scalinata, vicina al teatro, ed è facilmente individuabile grazie all’imponente cupola ottagonale. L’esterno è abbellito dalla presenza di un loggiato con colonne in marmo. Posizionandoti sotto la cupola e sollevando la testa, potrai ammirare una rappresentazione suggestiva del cielo stellato.
- La centrale idroelettrica: realizzata intorno a 1909, decorata in stile Liberty lombardo è un vero e proprio gioiello dell’architettura industriale. Si può visitare solo se accompagnati da una guida, quindi, se la vuoi vedere, informati presso il Comune per sapere orari e costi: https://www.crespidadda.it/
Escursionismo: i sentieri più belli
Se sei appassionato di camminate, non devi assolutamente perderti la lunghissima ciclopedonale che costeggia il Naviglio Martesana, derivato del fiume Adda. Il naviglio fu costruito dal Duca Francesco Sforza su progetto di Bertola da Novate e garantiva la navigazione dall’Adda fino a Milano.
Gli abitanti consigliano di fare il percorso in bicicletta: i professionisti possono provare ad attraversarlo partendo da Lecco e arrivando a Milano; per tutti gli altri vale la pena percorrerne anche solo un breve tratto perché la vista panoramica è molto suggestiva. Ci sono moltissime libellule dai colori mozzafiato e la natura circostante appare quasi del tutto incontaminata.
Una piccola curiosità: Leonardo Da Vinci trascorse buona parte della sua vita lungo le sponde dall’Adda studiandone la conformazione e oggi molti itinerari sono dedicati proprio a lui e al suo genio.
Il Carnevale di Capriate San Gervasio
Durante il mese di febbraio ogni anno si tiene il Carnevale di Capriate San Gervasio. La città è invasa dai colori e dalla musica e i festeggiamenti durano 3 giorni. C’è una sfilata di carri durante la quale viene portato in corteo anche il “povero Piero”, un fantoccio, simbolo del borgo, che, una volta terminata la sfilata, viene condotto al fiume e colpito da un arciere con frecce infuocate. Questa tradizione + un modo per ricordare e celebrare la ribellione del popolo contro i proprietari terrieri.
Enogastromia a Capriate San Gervasio
A Capriate San Gervasio non puoi perderti il tipico formaggio locale, la torta Orobica. Si tratta di un formaggio molle, a pasta cruda, prodotto con latte intero di vacca, viene gustato solitamente crudo. Molto apprezzato anche lo Strachitunt, nome dialettale di stracchino rotondo, una varietà artigianale del gorgonzola, a pasta cruda, erborinato, prodotto con latte intero di vacca ed appartiene alla famiglia degli stracchini. Le forme sono cilindriche con un diametro di circa 25 centimetri ed uno scalzo di 15-18 centimetri.
Curiosità: dormire in una botte di vino
Nel centro storico di Capriate San Gervasio potrai vivere un’esperienza incredibile: la Cantina al Silter mette a disposizione una delle sue botti per dormirci all’interno… una location ideale per le coppie che vogliono beneficiare di un momento di intimità fuori dal comune.
La botte da 30 quintali è stata smontata, modificata e rimontata all’interno della cantina, ricavandone un letto. La struttura della cantina, risale al 1800, è realizzata in mattoni pieni con tipica costruzione a volte ed è stata sapientemente restaurata con materiali di recupero, per offrirti un’esperienza davvero unica.
Altre informazioni e risorse utili su
Capriate San Gervasio
Vuoi saperne di più? Puoi approfondire la conoscenza di Capriate San Gervasio in questi siti:
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Capriate_San_Gervasio
Sito Comune: https://www.comune.capriate-san gervasio.bg.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/places/Cose-da-fare-a-Capriate-San-Gervasio/112362048775154/
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NOTA: questo articolo è stato elaborato da: Noemi Bosello e Giulia Iezzi durante il tirocinio svolto per Imparafacile, con il coordinamento di Giovanni Dalla Bona