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CALCIO: il paese dipinto

Lo sai che esiste un borgo dove i muri dei palazzi sono stati trasformati in opere d’arte?
Stiamo parlando di Calcio, piccolo borgo in provincia di Bergamo.

Il paese dipinto: una galleria a cielo aperto

Passeggiando per le viuzze del paese, puoi ammirare, sparsi tra le pareti esterne delle case e dei palazzi, magnifici dipinti creati da artisti di fama nazionale e internazionale, ma anche da studenti di diverse Accademie delle Belle Arti italiane ed europee.
Questi dipinti sono stati realizzati per commemorare eventi storici e scene della vita quotidiana del paese, rievocando momenti legati alla profonda religiosità e alle tradizioni di questo paese.
Percorrendo queste strade i tuoi occhi vagheranno da un muro all’altro, attratti continuamente dai colori e dalle scene di questi dipinti. Vedrai, non potrai far altro che fermarti ad ammirarle, una dietro l’altra, in un percorso suggestivo e originale.
Le opere, al momento, sono 47. Osservale con attenzione e cerca di carpire la visione personale dell’artista, osservando il suo stile e il contenuto che ha deciso di rappresentare.

Calcio, però, non è solo il “paese dipinto”. Se decidi di visitarlo (e noi te lo consigliamo vivamente) potrai ammirare anche due magnifici castelli, l’antica Pieve di S. Vittore e, infine, la Chiesa di S. Vittore, famosa anche per essere la seconda chiesa più grande della Lombardia, superata solo dal Duomo di Milano.

Il Castello Silvestri

Il Castello Silvestri sorge sulle rovine di una Villa Romana del II secolo D.C. Oggi il castello è proprietà privata, ma la pavimentazione a mosaico, ritrovata nel 1870 nelle cantine del castello, è oggi visibile al museo archeologico di Bergamo.
Il castello solitamente è chiuso, ma, se vuoi vederne la parte interna oppure affittarlo per qualche evento speciale, puoi contattare i proprietari o chi si occupa degli eventi. Il loro sito è questo: http://castellosilvestri.com/
In alternativa puoi comunque goderti una piacevola passeggiata attorno alle mura, ammirando l’architettura esterna e le diverse tipologie di piante e fiori.

Castello Oldofredi (chiamato anche Palazzo Oldofredi)

C’è una nota curiosa sul Castello Oldofredi: le terre di Calcio, Pumenengo, Fiorano ed altre vicine a quella zona furono acquistate nel 1366 (sì, stiamo parlando di 700 anni fa…) da Regina della Scala, moglie del duca Bernabò Visconti. Nel 1380 la duchessa vendette il suo feudo a diversi proprietari, tra cui: Calcio alla famiglia Secco, Pumenengo alla famiglia Barbò e Fiorano prima alla famiglia Covi e poi alla famiglia Cropelli. Cosa c’è di strano? Che questi dovettero tenere unito il feudo, alternandosi alla sua guida, creando il cosiddetto “Condominio della Calciana”, uno dei primi casi di feudatari “condòmini”, in cui ognuno era proprietario della sua zona, ma all’interno di uno stesso feudo.
Con un salto di diversi secoli, siamo nella seconda metà dell’800, troviamo fra i proprietari del castello Ercole Oldofredi Tadini, importante personaggio del Risorgimento e braccio destro di Cavour. Fu grazie a lui e alle sue amicizie che il Castello ospitò il quartier generale di Napoleone III, quando passò per la Pianura Padana, dirigendosi verso la battaglia di Solferino.
Oggi il Castello Oldofredi è abitato da una piccola comunità di suore dell’Ordine delle Passioniste che vi hanno istituito una scuola professionale per giovani in difficoltà

Se vuoi visitare questo palazzo, attenzione alle indicazioni del navigatore: per trovarlo devi inserire l’indirizzo “Via Umberto I, 43 – Calcio (BG)”.
Se scrivi solo “Castello Oldofredi”, rischi di trovarti a Iseo, dove c’è un castello omonimo, ma con una storia completamente diversa.

Vecchia Pieve di San Vittore (conosciuta anche come “Chiesa Vecchia”)

A due passi dal castello Silvestri c’è la Pieve di Calcio, detta “Chiesa Vecchia”. Come gran parte delle pievi medievali, anche questa dagli inizi del medioevo fino a tempi recenti, ha avuto anche funzioni amministrative e non solo religiose.
Dal punto di vista architettonico sappiamo che nel XVI secolo l’edificio aveva la struttura simile a quella delle chiese gotico-lombarde. Subì diverse ristrutturazioni, fino al 1731, anno a cui risale la facciata barocca. Più o meno allo stesso decennio risale anche la costruzione della torre campanaria.

Chiesa di San Vittore martire

Ultima, ma non per importanza, è la Chiesa di San Vittore martire: la chiesa nacque da un progetto ambizioso, infatti la sua costruzione fu lunga e travagliata: la sua costruzione iniziò nel 1762, ma finì solamente nel 1880, anno in cui la chiesa fu finalmente consacrata. La parrocchia è visitabile e al suo interno puoi vedere diverse opere di pregio, tra cui vari dipinti di Salmeggia e Chiaveghino. Particolarmente interessanti sono gli affreschi che decorano la volta e il catino absidale. Ci sono anche opere risalenti al 500 e 600.

Calcio, è facilmente raggiungibile da tutte le città limitrofe ed è visitabile in giornata. Indubbiamente un borgo da non perdere, vi offrirà una gita alternativa e molto piacevole. Lasciati guidare dai suoi dipinti e dalla sua storia, ne sarai affascinato. Non c’è niente che ti trattenga, cosa stai aspettando?

Per informazioni:
• Il sito del comune: https://www.comune.calcio.bg.it/
• La pagina dedicata a murales: https://www.comune.calcio.bg.it/vivere-citta/murales

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